Cosa ci fanno due ucraini, uno nato nel ’76 omonimo di un campione di scacchi, e uno nato nel’63, a Vigevano (Pv)? Semplice costruiscono una centrale a olio non ben precisato con una potenza inferiore ai 999 Kw/h sul terreno di un rivenditore di legname leghista amico del sindaco leghista pure lui. Naturalmente i due ucraini la prendono alla larga. Prima costituiscono una società davanti a un notaio di Termini Imerese, in Sicilia, poi mettono una sede fiscale a Sesto San Giovanni da un commercialista e infine una sede operativa in viale Commercio 308 a Vigevano, proprio dove sorge il terreno della centrale. Prima l’assessore all’ambiente dice che va bene, poi dice che non va bene. La palla passa all’assessore provinciale all’ambiente che dice che non va bene. E poi dice speriamo di poterci fare qualcosa. La soluzione non è detto che sia nel prossimo post
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