Ecco un’interessante inchiesta della Provincia Pavese sul tema
VIENI A VIVERE IN CAMPAGNA
27 MarE’una delle più antiche cascine lombarde, un piccolo gioiello architettonico sul quale pendono anche vincoli delle belle arti. Si chiama Cascinazza e si trova tra Cassolnovo e Vigevano. O forse sarebbe meglio dire si trovava tra Cassolovo e Vigevano, oggi si trova tra la Sia Abrasivi flessibili e la Epaflex, fabbriche chimiche e metallurgiche che si sono ampliate e allargate a dismisura fino a circondare la Cascinazza con un vero e proprio ecomostro. La Epaflex si allargò a cavallo tra gli anni ’90 e il 2000 quando al governo c’era l’amministrazione di centro sinistra, sindaco Arcangelo Pesenti, consulente tuttofare dell’ufficio tecnico Margherita Canini, attuale sindaco di Albuzzano, piccolo centro dove da tempo di cerca di infilare un centro commerciale. Si concesse ai tempi un permesso che faceva molto dubitare, ma nessuno dei proprietari della cascina fece causa. E avrebbero fatto bene perchè probabilmente avrebbero soltanto regalato soldi a un avvocato e si sarebbero comunque visti arrivare una fabbrica chimica al confine della loro cascina un tempo protetta dalle belle arti. A distanza di dieci anni anche alla Sia è stato concesso di ampliare la propria struttura, dall’altra parte, in barba al fatto che si trova in una zona del Parco del Ticino. In teoria ci voleva il permesso del parco in pratica si è deciso che valeva il silenzio assenso dell’ente. Legge o non legge il comune ha dato il permesso e il parco in effetti non ha detto molto. Anzi tanto per cambiare non ha detto niente. E i lavori sono iniziati dato vita a un bello spettacolo agreste.
UN TEMPO SPUNTAVANO LE TROTE
4 MarC’è stato un tempo in cui nel naviglio asciutto si potevano pescare le trote
oggi si pesca l’amianto
http://laprovinciapavese.gelocal.it/cronaca/2012/03/03/news/allarme-amianto-a-cassolnovo-1.3248395
ECOnomico ECOlogico
1 Mar– Il progetto CRESCO Crescita Compatibile ha scelto il Comune di Saronno (VA) come sesta Isola CRESCO italiana, riconoscendone così la natura di territorio ad alta vocazione ambientale.
Il Sindaco di Saronno Luciano Porro ha così motivato la decisione di aderire all’iniziativa di Fondazione Sodalitas: “Anche attraverso la partecipazione al Progetto CRESCO intendiamo impegnarci nella promozione tra i cittadini e i giovani di una cultura della sostenibilità ambientale, innescando un processo di sensibilizzazione e formazione che porti ad una maggiore consapevolezza del limite delle risorse e della sua influenza sullo sviluppo economico”.
Il progetto CRESCO Crescita Compatibile è un’iniziativa che Fondazione Sodalitas conduce insieme con 25 imprese leader e che realizza un’alleanza innovativa tra imprese, comuni, cittadini e università per passare da una sostenibilità predicata a una sostenibilità praticata.
CRESCO porta sul territorio imprese che, grazie alla propria esperienza, possono sensibilizzare cittadini, pubbliche amministrazioni locali e realtà produttive a mettere in atto ogni giorno comportamenti in grado di migliorare la qualità dell’ambiente.
“La scelta di Saronno come nuova “Isola CRESCO” dimostra la determinazione del Comune a inserire il proprio territorio tra i più sostenibili della Lombardia” – ha commentato Alessandro Beda, responsabile del progetto CRESCO per Fondazione Sodalitas – L’impegno è di misurare, a Saronno come nelle altre isole CRESCO, l’impatto generato dalle iniziative sviluppate”.
Il comune di Saronno è attivo da molti anni nella promozione di una più diffusa attenzione alla sostenibilità e alla tutela ambientale. Ne sono esempio l’adesione al progetto “M’illumino di meno” – che si è concretizzata anche nell’emissione di un’ordinanza sindacale dedicata e nella distribuzione di materiale informativo nelle scuole – nonché la diffusione di un decalogo delle buone pratiche per il contenimento delle sostanze inquinanti.
Il Comune nel 2011 ha inoltre ricevuto il riconoscimento “Comuni a 5 Stelle” – organizzato dall’Associazione Comuni Virtuosi – per i numerosi progetti di mobilità dolce rivolti a tutte le fasce sociali e d’età della comunità.
Il Comune di Saronno è attualmente la sesta “Isola CRESCO” riconosciuta sul territorio nazionale. Le altre cinque “Isole CRESCO” italiane – territori in cui è attiva un’alleanza virtuosa per la sostenibilità tra amministrazioni locali, imprese e cittadini – sono i Comuni di Abbiategrasso (provincia di Milano, 31.146 abitanti), Calusco d’Adda (Provincia di Bergamo, 8.340 abitanti), Carugate (provincia di Milano, 14251 abitanti), Gorgonzola (provincia di Milano, 19.312 abitanti) e Morbegno (provincia di Sondrio, 11.900 abitanti).
Il progetto CRESCO
CRESCO Crescita Compatibile realizza sul territorio italiano un’alleanza innovativa tra imprese, comuni, cittadini e università per passare da una sostenibilità predicata a una sostenibilità praticata. 25 imprese leader si sono unite per trasferire le loro buone pratiche di sostenibilità al fine di formare le comunità locali a mettere in atto quotidianamente comportamenti sostenibili.
Sono tre gli aspetti fondamentali al centro della sostenibilità su cui il progetto CRESCO si focalizza: Energia ed acqua; Recupero, riciclo e smaltimento; Mobilità sostenibile.
Le 25 imprese coinvolte in CRESCO sono: ABB, Autogrill, Banca Popolare di Milano, Bracco, Coca Cola HBC Italia, DNV Business Assurance, Edison, Enel, Eni, Centro Ricerche FIAT, Filca Cooperative, Fondazione IBM Italia, Henkel, Holcim Italia, Indesit Company, Italcementi, Lexmark, Novamont, Osram, Pirelli, Roche Diagnostics, Siemens, STMicroelectronics, Telecom Italia, Vodafone Italia.
Il progetto CRESCO è realizzato in collaborazione con ANCI, CITTADINANZATTIVA, LEGAMBIENTE, NATURAL STEP e POLITECNICO DI MILANO e con il sostegno di REGIONE LOMBARDIA.
MA CHE CALDO FA
25 FebPer un mesetto circa i telegiornali hanno rilanciato la notizia della neve in inverno. Come se ci fosse qualcosa di nuovo nel fatto che in inverno nevica. Qualcosa di nuovo invece c’è: ci sono 18 gradi a febbraio, ma questo non fa notizia. Che ne è stato del surriscaldamento del pianeta?
DALLA RUSSIA CON FURORE
23 FebCosa ci fanno due ucraini, uno nato nel ’76 omonimo di un campione di scacchi, e uno nato nel’63, a Vigevano (Pv)? Semplice costruiscono una centrale a olio non ben precisato con una potenza inferiore ai 999 Kw/h sul terreno di un rivenditore di legname leghista amico del sindaco leghista pure lui. Naturalmente i due ucraini la prendono alla larga. Prima costituiscono una società davanti a un notaio di Termini Imerese, in Sicilia, poi mettono una sede fiscale a Sesto San Giovanni da un commercialista e infine una sede operativa in viale Commercio 308 a Vigevano, proprio dove sorge il terreno della centrale. Prima l’assessore all’ambiente dice che va bene, poi dice che non va bene. La palla passa all’assessore provinciale all’ambiente che dice che non va bene. E poi dice speriamo di poterci fare qualcosa. La soluzione non è detto che sia nel prossimo post
Hello world!
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